La scoperta dell’efficacia del Bimatoprost in tricologia è nata dall’osservazione di particolari “effetti collaterali” nei pazienti con glaucoma in trattamento con un collirio a base di Bimatoprost: l’allungamento, l’ispessimento e l’aumento della pigmentazione delle ciglia.
A partire da queste osservazioni, è stata condotta una serie di studi clinici con l’obiettivo di valutare l’efficacia degli analoghi delle prostaglandine (Bimatoprost, Latanoprost, Travoprost) nel trattamento dell’alopecia areata e androgenetica2-7.
I risultati preliminari di questi studi hanno dimostrato che tali composti sono in grado di modulare il ciclo vitale del follicolo pilifero allungando la fase di crescita, analogamente al trattamento con i farmaci convenzionali approvati.
Un recente studio clinico randomizzato, controllato e in doppio cieco ha coinvolto 130 soggetti post-chemioterapici con significativa perdita delle ciglia. I risultati mostrano che il trattamento con Bimatoprost 0,03% ha portato a un incremento della crescita, dell’ispessimento e della pigmentazione di ciglia e sopracciglia (Figura 1 a-b) dopo 6 mesi dall’inizio della terapia.