CHI
SIAMO
L’Ospedale della Morte nel tempo venne accorpato all’Ospedale di Santa Maria della Vita, diventando il Grande Ospedale della Vita e della Morte, che oggi conosciamo come l’Ospedale Maggiore di Bologna.
Nonostante ciò la farmacia è sempre rimasta nella sua iniziale ubicazione in Palazzo Galvani, oggi Museo Civico Archeologico della città di Bologna. Anche se sempre nella stessa strada, negli anni ‘20 venne effettuata una modifica urbanistica che fece sì che la farmacia venne spostata nella posizione attuale, all’angolo tra Via dell’Archiginnasio e Via de’ Musei.
Il palazzo subì importanti interventi architettonici. I piani furono così posti allo stesso livello dell’Archiginnasio, già sede dell’Università di Bologna.
Portico detto “della Morte”, Bologna
Nata nel 1336, la Confraternita di Santa Maria della Morte, assolveva all’attività ospedaliera e offriva cure ai condannati a morte e ai carcerati. Grazie ai grandi lasciti e donazioni ricevuti negli anni poté nel 1347, ingrandirsi e dotarsi di una Spezieria.
Lo speziale doveva saper preparare sciroppi, medicine, unguenti, elettuari, impiastri e in generale qualsiasi medicamento prescritto dai medici dell’ospedale.
Quando Napoleone, nel 1796, conquistò Bologna mise al bando ordini religiosi e confraternite, compresa la Confraternita di Santa Maria della Morte che chiuse nel 1798.
UNA STORIA LUNGA SECOLI
L’Ospedale della Morte nel tempo venne accorpato all’Ospedale di Santa Maria della Vita, diventando il Grande Ospedale della Vita e della Morte, che oggi conosciamo come l’Ospedale Maggiore di Bologna.
Nonostante ciò la farmacia è sempre rimasta nella sua iniziale ubicazione in Palazzo Galvani, oggi Museo Civico Archeologico della città di Bologna. Anche se sempre nella stessa strada, negli anni ‘20 venne effettuata una modifica urbanistica che fece sì che la farmacia venne spostata nella posizione attuale, all’angolo tra Via dell’Archiginnasio e Via de’ Musei.
Il palazzo subì importanti interventi architettonici. I piani furono così posti allo stesso livello dell’Archiginnasio, già sede dell’Università di Bologna.
LA FARMACIA DAL 1800 AD OGGI
Nel 1861 la farmacia diventò di proprietà della famiglia Veratti, cambiando nome da Farmacia di Santa Maria della Morte a Farmacia Veratti. Tra i discendenti più illustri della famiglia, ricordiamo Laura Bassi Veratti, prima donna nella storia ad ottenere una cattedra universitaria.
La farmacia passò poi per mano di diversi farmacisti sino alla gestione attuale da parte della famiglia Mondì.
Nel 1923 il suo nome venne cambiato un’ultima volta e divenne Farmacia del Pavaglione, così denominata perché anticamente nella vicina Piazza Galvani si teneva la fiera dei bozzoli da seta e per proteggere i venditori dal sole si usava una “tela a guisa di padiglione”.