Metimazolo transdermico, una soluzione personalizzata per l'ipertiroidismo nei gatti

L’articolo è un approfondimento sull’uso di metimazolo transdermico nel trattamento dell’ipertiroidismo dei gatti, per cercare di comprendere al meglio cos’è, il tipo di formulazione e i suoi vantaggi. 

 

  1. 1. Ipertiroidismo e opzioni di trattamento 
  1. 2. Cos’è il metimazolo? 
  1. 3. Quali sono i vantaggi del metimazolo per via transdermica 
  1. 4. Come viene somministrato il metimazolo nel gatto
  1. 5. Come viene preparato il metimazolo transdermico 
  1. 6. Conclusioni 

1. Ipertiroidismo e opzioni di trattamento

L’ipertiroidismo è una delle patologie endocrine maggiormente diagnosticate nei gatti anziani o di mezza età. È caratterizzato da un’eccessiva produzione di ormoni tiroidei T3 e T4, dovuta alla presenza di noduli benigni della ghiandola tiroidea nel 98% dei gatti affetti.1  Attualmente ci sono tre opzioni di trattamento disponibili per l’ipertiroidismo:  

  • – terapia farmacologica 
  • – ablazione chirurgica di una o entrambe le ghiandole tiroidee  
  • – terapia con iodio radioattivo  

La scelta del percorso terapeutico dipenderà dalle condizioni cliniche del gatto ma in genere la terapia farmacologica inibisce reversibilmente la produzione di ormoni tiroidei e offre un’alternativa pratica e conveniente per molti pazienti.1 Infatti nei gatti anziani, la terapia farmacologica a lungo termine rappresenta il trattamento di elezione con una efficacia che supera il 90%. L’obiettivo terapeutico consiste nel ripristinare una condizione di eutiroidismo (concentrazioni normali e fisiologiche di T3 e T4), evitare l’ipotiroidismo e minimizzare gli effetti avversi del trattamento.2 

Tra i farmaci antitiroidei, il metimazolo è uno dei più utilizzati per il trattamento dell’ipertiroidismo felino. 

2. Cos'è il metimazolo?

Il metimazolo è un inibitore della sintesi degli ormoni tiroidei che non interferisce con il rilascio degli ormoni già formati. Per questo la normalizzazione dei valori sierici viene raggiunta dopo 2-4 settimane dall’inizio della terapia e il trattamento non determina una riduzione delle dimensioni dei noduli che nel tempo possono comunque aumentare. 2Ad oggi in Italia esistono due formulazioni a base di metimazolo, autorizzate in veterinaria: una liquida appetibile e l’altra sotto forma di compresse rivestite.  Le formulazioni orali, nel 18% dei pazienti trattati, hanno evidenziato lo sviluppo nelle prime 4-6 settimane di effetti collaterali quali: 
  • – disturbi gastroenterici; 
  • – discrasie ematiche; 
  • – escoriazioni facciali; 
  • – epatotossicità.2 
Ma non solo! La somministrazione giornaliera prevista dalla terapia farmacologica orale con metimazolo, spesso risulta difficile nei gatti, soprattutto nei soggetti che: 
  • rifiutano il trattamento;  
  • sono aggressivi; 
  • hanno la tendenza a vomitare. 
Per questi motivi, si è reso necessario l’utilizzo di possibili alternative alla terapia orale: la formulazione transdermica di metimazolo, che in Italia viene dispensata solo come prodotto galenico, dietro presentazione di ricetta medica. È una formulazione che rappresenta una valida alternativa alla classica preparazione per via orale, dal momento che permette l’applicazione locale del principio attivo favorendo così la compliance al trattamento da parte del gatto.2 

3. Quali sono i vantaggi del metimazolo per via transdermica

Il vantaggio principale dell’utilizzo di una formulazione transdermica, come già detto, è evitare la somministrazione giornaliera di metimazolo in gatti non cooperativi.  

Ma ce ne sono tanti altri: 1 

  • innanzitutto, evitare l’effetto first-pass epatico, in modo tale che con una dose più bassa di metimazolo si possa ottenere una concentrazione plasmatica equivalente e pari effetto clinico; 
  •   poi, evitare e/o ridurre gli effetti collaterali, soprattutto gastrointestinali, riscontrati fino al 15% dei pazienti trattati con metimazolo orale; 
  •  infine, si tratta di un trattamento non invasivo per il gatto che richiede però una certa attenzione da parte del proprietario durante l’applicazione. 

4. Come viene somministrato il metimazolo nel gatto

La pomata deve essere applicata sulla faccia interna del padiglione auricolare facendo attenzione a rimuovere eventuali residui precedentemente rimasti in situ e alternando le orecchie ad ogni somministrazione. È importante indossare dei guanti durante tale operazione 2 per evitare l’assorbimento del principio attivo attraverso la cute.  

5. Come viene preparato il metimazolo transdermico

Per fare in modo che il metimazolo attraversi l’epidermide in seguito all’applicazione transdermica, è necessario integrarlo all’interno di una matrice in grado di aumentare la sua capacità di assorbimento e con una buona biocompatibilità. La base transdermica che incorpora il metimazolo si assorbe rapidamente e non lascia residui, aumentando considerevolmente la compliance da parte dei pazienti. 

Il metimazolo transdermico è dispensato in siringhe predosate luer lock senza ago. 

6. Conclusioni

Nell’era della medicina personalizzata, la composizione veterinaria estemporanea per esigenze specialistiche svolge un ruolo importante nel fornire una terapia ottimale per i pazienti veterinari,3 soprattutto in caso di problematiche nella somministrazione dei farmaci in commercio. È il caso del metimazolo per via transdermica che, in virtù della maggiore facilità di somministrazione e della minore comparsa di effetti collaterali, diventa una valida opzione nel trattamento farmacologico dell’ipertiroidismo nel gatto. 

Questo articolo è stato redatto esclusivamente a scopo informativo basandosi su una ricerca bibliografica accurata. L’obiettivo principale è quello di fornire informazioni esaustive e aggiornate sui temi trattati. Si sottolinea che non si intende promuovere né pubblicizzare specifici prodotti o servizi. Si consiglia sempre di consultare un professionista qualificato per eventuali decisioni e/o trattamenti medici. 

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